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SALVIAMO I CICLISTI

DISTANZA 1,5 m “Interventi per lo sviluppo e la tutela della mobilità ciclistica”, diretta conseguenza della mobilitazione web per la campagna “Salviamo i Ciclisti”.

I punti salienti del documento disegno di legge per ora solo presentato, vedono l’inserimento del limite di 30 km/h nelle zone residenziali in cui non siano presenti piste ciclabili, il che avrebbe come diretta conseguenza l’istituzione della “zona trenta” in tutti i centri urbani delle nostre città sul modello di Reggio Emilia, e la destinazione agli Enti Locali della quota del 2% del budget delle società dei gestori stradali e autostradali per la realizzazione di piste ciclabili.

Nell’introduzione si legge: “E’ giunto il momento di riconoscere, ad ogni livello amministrativo e politico, la ciclabilità non solo come parte integrante della moderna mobilità quotidiana ma come soluzione efficace e a impatto zero per gli spostamenti cittadini personali su mezzo privato. Deve essere riconosciuto l’elevato valore sociale della mobilità ciclistica. Il suo sviluppo e la sua tutela, nel nostro Paese lungamente sottovalutati e anzi depressi dall’attenzione centrata sulla mobilità a motore gli attuali standard europei, già da anni a livelli altissimi e in Italia quasi inesistenti. La sicurezza delle persone che scelgono di spostarsi in bici deve essere considerata una priorità, da raggiungere soprattutto e in prima battuta attraverso la limitazione e la moderazione del traffico veicolare a motore. L’attenzione del legislatore alla sicurezza si deve concentrare su decise azioni di limitazione della velocità in ambito urbano.”

Il disegno di legge si snoda in 9 articoli e prevede:

1)l’obbligo per gli autoarticolati che transitano nei centri urbani di essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza e altri strumenti tecnici che tutelino la mobilità ciclistica.

2)il monitoraggio degli incroci più pericolosi affinché entro i successivi 90 giorni siano impiantati, nelle suddette aree, semafori preferenziali per i ciclisti, specchi e altri strumenti tecnici che permettano ai guidatori di autoarticolati, autovetture e di moto e ciclomotori di individuare la presenza dei fruitori della mobilità ciclistica.

3) un’indagine nazionale per determinare il numero di persone che utilizzano la mobilità ciclistica, le aree interessate dalla mobilità ciclistica, il numero totale di chilometri di piste ciclabili e la loro dislocazione nelle diverse aree del Paese, nonché il numero dei ciclisti oggetto di incidenti.

4) l’ obbligo alle società che gestiscono strade e autostrade di destinare il 2% del proprio budget agli enti locali per la realizzazione di piste ciclabili.

5) la realizzazione di corsi di formazione, atti a migliorare la sicurezza per quanti usufruiscono della mobilità ciclista. La partecipazione ai corsi diventa requisito obbligatorio per il conseguimento della patente di guida.

30 KMH6) l’obbligo del limite di 30 km/h di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.

7) che le aziende private o pubbliche o persone fisiche possano sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili anche attraverso l’attività di gestione di noleggi biciclette nelle suddette aree.

8) la modifica del decreto ministeriale del 27 marzo 1998 con l’affiancamento di un esperto di mobilità ciclistica al mobility manager aziendale e per i Comuni l’obbligo di istituire presso l’ufficio tecnico del traffico, una struttura di supporto e di coordinamento (Mobility Management) all’interno della quale devono essere individuate specifiche responsabilità con competenze sulla mobilità ciclistica (Bicycle Manager)

9) il raddoppio delle sanzioni amministrative a carico degli automobilisti in violazione dell’art. 141 del Codice della Strada (Velocità).

Il sportSOSkin aderisce pienamente alla campagna salviamo i ciclisti iniziata dal quotidiano inglese THE TIMES.

sportSOSkin per il GS PREALPINO IVAN BASSO

sportSOSkin in collaborazione con @VIISPORTSTYLE abbigliamento sportivo personalizzato sponsorizza il GRUPPO SPORTIVO PREALPINO di Besnate (Varese)

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In collaborazione con VII SPORT STLE abbiamo creato la prima PROTEZIONE PER LA SPINA DORSALE direttamente applicata alla salopette il pantaloncino per ciclisti con fondello anatomico.

Oltre i famosi sportSOSkin i protettori contro le abrasioni da scivolata sull’asfalto, abbiamo realizzato questa innovativa protezione per la colonna dorsale.

Per info e personalizzazioni per il vosro team 7ideamaker@gmail.com

 

 

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TEAM SPONSORIZZATO?

L’idea VINCENTE è rendere il team sportivo indipendente dalle sponsorizzazioni. Noi lo facciamo.

Anche questo è tifoFans e tifosi sono il nostro cliente principale perché chi ti resterà fedele per tutta la vita merita la nostra massima attenzione.

Soprattutto far vendere i prodotti degli sponsor ai team sportivi tramite i i clienti più fedeli che esistano al mondo:  I TIFOSI E FANS. Noi lo facciamo

WWWDIGITALSOCIALMARKETING IDEA VINCENTE

Vendiamo consulenza personalizzata a tutto tondo ad aziende, atleti, squadre sportive professionistiche che operano e vogliono promozionare i propri  prodotti e marchi nel mondo dello sport e non solo

Realizziamo le vostre idee.

Il nostro lavoro è mettere in comunicazioni le aziende con le squadre sportive, per far crescere lo sport e le aziende con un ritorno commerciale e d’immagine dai fans e tifosi delle squadre ed atleti stessi.

Un lavoro di marketing a 360°sia per la squadra sponsorizzata che per l’azienda che sponsorizza.

Calcio, Basket, Volley, ma anche il ciclismo offre grandi opportunità di visibilità mediatica con costi contenuti.

Abbiamo verificato nel corso degli anni che, ad esempio, una campagna di advertising classico sulle emittenti TV nazionali costerebbe tantissimo a parità di minuti di visibilità della squadra di ciclismo.

Immaginate un ciclista in fuga per  parecchie ore viene inquadrato, la sua immagine e logo della squadra trasmesso in tutto il mondo per ore.

Se siete interessati a incrementare l’immagine e guadagnare dalla  sponsorizzazione, contattaci, con piacere vi presenteremo il nostro progetto di sponsorizzazione con la vendita dei vostri prodotti tramite i tifosi del team sportivo.

Per info: 7ideamaker@gmail.com Tel. +39.0332.1806044

Vuoi diventare un Ciclista?

sportsoskin ciclistaPiccoli suggerimenti per avvicinarsi al ciclismo agonistico per ragazzi e ragazze dagli 8 ai 14 anni in su e chiunque vuole pedalare per il suo benessere e divertimento. Suggeriamo questo allenamento per avvicinarsi gradualmente all’attività ciclistica e diventare il ciclista che avete sempre sognato. Il ciclismo è uno sport esigente, richiede costanza, allenamento, buona alimentazione, giusto riposo. Il ciclismo è uno degli sport più belli al mondo, la bicicletta è il primo regalo che abbiamo ricevuto da piccoli. La bici ci ha reso indipendenti: dal terreno, dal papà e la mamma. Con la bici decidiamo noi dove andare, le prime cadute e sbucciate, la perseveranza nell’insistere, nel risalire sempre in sella per arrivare al nostro traguardo. Il ciclismo è paragonabile alla vita, dopo la salita c’è sempre una discesa, ma senza allenamento non si vince mai.

Inizialmente sarà una novità sia per voi che per il vostro corpo, gambe e sedere che vi diranno: “ma che stai facendo di nuovo, stiamo muovendo muscoli che dormivano da sempre”. Imparerete ad ascoltare e conoscere il vostro corpo e capire voi stessi.

Ecco cosa vi serve: Bici da corsa ovviamente, pantaloncini da ciclismo con fondello, maglietta da ciclista, guantini, casco obbligatorio, scarpe da ciclista con attacchi ai pedali e molta buona volontà. Ricordatevi la borraccia.

Importante per non aver mal di schiena e gambe fatevi regolare l’altezza della sella e del manubrio da un ciclista esperto.

La prima volta che il vostro “sopra sella” detto sedere toccherà il sellino di una bici da corsa vi sentirete strani. Certo la poltrona di casa alla quale eravamo abituati è senza dubbio più comoda e stabile.

Inizialmente i problemi più grossi li avrete con le scarpe ed i relativi attacchi ai pedali. Il consiglio se indossate le scarpe con attacchi per la prima volta è quello di appoggiarvi ad un muro e provare ad agganciare e sganciare i piedi dai pedali più volte. Ricordarsi che prima di fermarsi si deve sganciare i piedi dai pedali.

Prima settimana (il vostro corpo vi dice: che stai facendo di nuovo): La prima settimana di allenamento in bici, vi consigliamo un giro di massimo 30 km ovviamente senza salite, il ritmo non dovrà essere elevatissimo, è consigliabile una velocità compresa tra i 22 e i 27 km/h e la pedalata dovrà essere molto agile e veloce, senza usare rapporti lunghi e pesanti. Si consigli tre uscite molto divertenti per conoscere ed impadronirsi del mezzo meccanico che iniziate a conoscere meglio. Ogni uscita intervallata da un giorno di giusto riposo. In questa settimana proverete mal di gambe, stanchezza, mal di schiena, e soprattutto dolorini al soprasella o fondo schiena che dir si voglia. Per evitare calli si consiglia la pomata ossido di zinco da spalmare prima e dopo.

Seconda settimana (il corpo vi dice: bella novità continua mi piace) : questa settimana di allenamento dovrà copiare sulla falsa riga la prima. Aumentate però il chilometraggio in maniera abbastanza sostanziosa; invece di fare 30 km ad allenamento ne farete 40 / 50 km a seconda di come percepite il vostro livello di allenamento e in base soprattutto a come risponde il vostro fisico e gambe. Anche in questo caso consigliamo di mantenere una velocità compresa tra i 22 e i 27 km/h. Sempre con rapporti molto agili, pedalata veloce senza sforzare con i rapporti. Ideale intervallare e variare le distanze durante la settimana: 30 km per il primo giorno, riposo, 50 km l’allenamento più lungo, riposo poi altri 30 / 40 km e riposo.

Terza settimana (il corpo vi dice: bella li !!! non credevi fossi così bravo): Arrivati a questo punto dovreste godere di una discreta condizione atletica avendo maturato circa 250 km di strada nelle gambe.  La terza settimana comporterà sia un aumento chilometrico sia un aumento di intensità.  L’ideale per questa settimana di allenamento sarebbe quello di fare 50 / 60 km aumentando la velocità compresa tra i 25 e i 30 km/h.  In questi sette giorni dovreste avvertire importanti miglioramenti, al termine dei quali dovreste avere circa 400 km di esperienza e allenamento nelle gambe. In questa settimana dovrebbe essere passato il male al “fondoschiena” e le vostre gambe e muscoli iniziano ad tonificarsi.

Quarta settimana (le vostre gambe vi dicono: quando ci fai fare una gara?): Riteniamo questa settimana la migliore, è da questo punto che inizia il bello. Le gambe iniziano a “frizzare”. Dopo il riposo inizierete ad aver voglia di fare una “sgambatina” con la vostra bici da corsa. Le vostre gambe ora sono abituate a discreti sforzi, diciamo che con tre settimane come quelle consigliatevi dovreste essere allenati a sufficienza. La quarta settimana può comprendere dunque un allenamento in più; si passa quindi da 3 a 4 giorni di allenamento in bici. Sempre a giorni alterni a riposo e variazione di chilometraggio. Continuate i vostri allenamenti sempre con l’intenzione di fare al massimo 50 / 65 km (dipende dall’età) ad una velocità compresa tra i 25 e i 30 km/h. L’importante è non sforzare troppo il nostro fisico per evitare spiacevoli inconvenienti. Fate il tutto con coscienza e vedrete che il vostro fisico vi seguirà.

Quinta settimana (dai fai una volata al cartello e il gran premio della montagna): Se avete seguito i passi precedenti dovreste avere ormai un’ottima condizione fisica e oltre 700 km nelle gambe. È finalmente arrivato il momento che tanto aspettavate e che per questioni di buon senso vi abbiamo impedito: la vostra prima salita e volate. È ovviamente consigliabile una salita da considerasi nella media, pendente al massimo 6% di media e non troppo lunga, consiglio massimo 5 / 7 km; è comunque una salita e potete concedervi questa soddisfazione.
Giunti a questo punto vi porgo i miei complimenti. Avrete sino ad ora effettuato un ottimo allenamento e vi potete considerare dei veri e propri ciclisti. Ora le salite saranno uno scherzo per voi.

Vi abbiamo comunicato tutto ciò che potevamo consigliarvi. Ed ora hai voluto la bici e mo pedala con  noi. Ci troviamo tutte le settimane il martedì pomeriggio e venerdì alle 17:30 nella pista chiusa al traffico a Besnate presso il campo sportivo. Oppure la domenica mattina alle 8:00 in bici a Besnate per il classico lungo con gli allenatori “scalda mozz” Francesco e Marino.

Non dimenticare mai: Non sforzare eccessivamente i muscoli è importantissimo anche riposarsi andando a letto presto e mangiare bene.

Suggeriamo ai genitori di spiegare ai ragazzi le regole fondamentali per il traffico e regolamento stradale, le bici viaggiano nelle strade con le auto, massima prudenza e sempre casco ben allacciato.

Per info e contatti www.gsprealpino.it  email: prealpino@gsprealpino.it

Graziella DAL BELLO e la bicicletta

GRAZIELLA DAL BELLO LA PRIMA RAGAZZA MONDIALE DI VARESE
graziella dal belloGraziella Dal Bello iniziò a Varese la carriera di ciclista nel 1962 con i mondiali di Salò. Maglia azzurra alla prima
spedizione ufficiale della nazionale femminile ai mondiali di ciclismo del 1966 al Nürburgring in Germania, sia per
la gara donne su strada che in pista a Francoforte.
Campionessa di inseguimento in pista, nel 1966 titolo di campionessa lombarda conquistato al famoso velodromo
Vigorelli di Milano. Fu anche miss Italia di ragazza sprint.
Innumerevoli le vittorie e i piazzamenti, che allora poco più che ventenne otteneva sempre con il sorriso stampato
in faccia, nonostante le innumerevoli fatiche.
Tutti i suoi tifosi per incitarla in gara, ripetevano il suo nome “Graziella, Graziella” e fu che un noto produttore di
biciclette prese spunto dal suo nome gridato dai tifosi, per lanciare a livello internazionale la bicicletta per donne

images

divenuta la più famosa e venduta al mondo, la mitica “Graziella”.

(tratto da: GIRO DONNE 2011)

CRONO COPPIE CITTIGLIO CARRETTA BETTINI GRAZIELLA DAL BELLO

Valentina CARRETTA, Paolo BETTINI, Graziella DAL BELLO

Graziella Dal Bello The first champion girl of Varese

Graziella Dal Bello began her career of the cyclist in 1962 in Varese in the world competition in Salo. “The blue t-shirt” for the first official spedition of the national women competition of cycling in 1966 in Nurburging in Germany, as for the women’s competition on the street as on the racetrack in Frankfurt. The champion in chase on the racetrack, in 1966 the title of champion…….

She was also the miss of Italy, sprint girl. A lot of victories, which the twenty-years has always attained with a smile in spite of many difficulties. All of her supporters were repeating her name “Graziella, Graziella” to encourage her for a competition. The known producer to promote bicycles for women on the international level called them “Graziella” which is became the most popular and saled on the world. Nowadays Graziella Dal Bello continue to be keen on the cycling and….  the following competition of cycling in Varese.

nurburgring 1966

La prima nazionale femminile della Federazione Ciclistica Italiana ai mondiali di ciclismo a Nurburgring in Germania nel 1966.

Ecco la squadra su strada: Morena TARTAGNI, Florinda PARENTI, Giuditta LONGARI, Graziella DAL BELLO, Ivana PANZI, Elisabetta MAFFEIS.

Le atlete della prima nazionale 1966 su pista a Francoforte erano: Graziella DAL BELLO, Elisabetta MAFFEIS, Florinda PARENTI.

 

L’idea sportSOSkin

LOGO SOS BIANCO GIALLO

Il tutto nasce dalla grande passione di tutta la mia famiglia per il ciclismo, e lo sport in generale. Nonno Ferruccio DAL BELLO appuntato dei Carabinieri, fu un ciclista indipendente prima della seconda guerra mondiale corse qualche gara con Bartali e Coppi, sua figlia Graziella DAL BELLO fu la prima ciclista donna della provincia di Varese. Nel 1966 partecipo alla prima squadra femminile della Federazione Italiana di Ciclismo ai Mondiali su strada di Nurburgring in Germania e dei mondiali su pista a Francoforte. Graziella DAL BELLO campionessa di ciclismo femminile fu ispiratrice di un famoso costruttore di biciclette che chiamò la prima bicicletta pieghevole dei fine anni ‘60 “Graziella” per i suoi grandi tifosi che gridavano il suo nome nelle prime gare e corse ciclistiche femminili. Nipote di Ferruccio e figlio di Graziella ed io Davide SETTIMO non potevo che appassionarmi, anch’io, del fantastico mondo del ciclismo.  Negli anni ’80 dopo 7 anni di agonismo e dopo grandi cadute, scivolate su asfalto e terricci vari, ho deciso di ritirarmi per la grande sfortuna.

IL PRIMO CHE DICE CHE LO SPORT FA BENE ALLA SALUTE  🙂

Per colpa mia e della mia grande passione per il ciclismo anche i miei due figli hanno iniziato a 8 anni  Simone e 10 anni Martina a correre in bicicletta.

Per grande paura che cadessero e si scorticassero tutti come il papà “sfigato”, (e per grande paura

Valentino ROSSI gratta gomito e ginocchio

della moglie Sabrina che lo scorticasse vivo se i due pupi si fossero fatti un graffio) 😉 guardando Valentino ROSSI piegare in curva e toccare i gomiti e ginocchia sull’asfalto in curva, ho pensato:

 

Perchè i ciclisti non possono proteggersi dalle scivolate ed abrasioni??? ABRASIONI DI MARC CAVENDISH AL GIRO D'ITALIA

 

Da qui studiando le saponette dei motociclisti ho ideato un nuovo tipo di saponetta per salvaguardare tutti quegli atleti e sportivi che corrono e hanno il grande terrore della moglie come me e di scivolare sull’asfalto.

SportSOSkin è un prodotto innovativo, evita le abrasioni da cadute. Non mi sento neanche di utilizzare lo slogan “provare per credere” perchè non mi va di augurare a nessuno di cadere sull’asfalto.

sportSOSkin depliant ITALIANOIl prodotto è stato testato direttamente da me e dai miei due figli per oltre 4 anni da molti team ciclistici sia professionisti che dilettanti e squadre giovanili: Team professionistico BARDIANI, dilettanti under 23 PALAZZAGO FENICE, dilettanti under 23 TEAM TREVIGIANI, Squadre giovanili Gruppo Sportivo PREALPINO.

 

ATLETI sportSOSkin GIOVANISSIMI GS PREALPINO

 

 

ATLETI sportSOSkin BARDIANI07 ATLETI sportSOSkin06 ATLETI sportSOSkin02 ATLETI sportSOSkin

Aiutiamo lo sport giovanile

Oggi ti scrivo per chiederti di proteggere e sostenere lo sport giovanile. Che sia calcio, ciclismo, volley o scacchi, l’importante è che i nostri figli crescano con degli ideali giusti. Con dei principi di lealtà, serietà.

spinelli nelle scuoleGrazie allo sport stiano lontani da brutte compagnie, droghe, alcool, solitudine, cyber dipendenza da computer, facebook ossessivo, youporn dipendenti. Lottiamo contro la sedentarietà dei nostri figli, la svogliatezza e la mancanza di energia vitale, di voglia di vivere, di credere in un traguardo, in un progetto di vita.

Lottiamo contro il fumo giovanile, la cannabis e gli spinelli, le pasticche per una sera di euforia, ti sballano il cervello per tutta la vita. Già alle media (o scuola secondaria) alcune ragazzine (tra gli 11 e 13 anni) si fanno fotografare nude per bere per dimenticareavere le ricariche al cellulare, siamo contrari al sesso minorile. Questi sono solo alcuni dei rischi che oggi corrono i nostri figli, gli adolescenti nel crescere in questa società ammalorata.

Insieme possiamo riuscire a mantenere attive alcune società dilettantistiche sportive. Possiamo continuare a far crescere i nostri figli con lo sport, a far diffondere questa nostra cultura sportiva ovunque e a mantenerla aperta alla partecipazione di tutti.

Ogni anno, in questo periodo, ci facciamo vivi per chiedere a te e a tutti i membri della comunità del network sportSOSkin di  aiutarci a sostenere il nostro progetto comune con una piccola donazione quello che vuoi o puoi dare.

birra per sentirsi grandi cocaina per solitudune crisi adolescenziali piercing e tatuaggi sesso a pagamento ragazze che fumano sesso tramite web cam giovani che si drogano

Se pensi che sportSOSkin sia una buona fonte per aiutare lo sport giovanile, e una fonte di ispirazione, aiutaci ora con la tua donazione / sposorizzazione.

I miei più sentiti ringraziamenti.

Davide SETTIMO

Fondatore di sportSOSkin il primo network sportivo

DONA ORA QUELLO CHE PUOI GRAZIE

Per sponsorizzazioni e aiuti allo sport giovanile info@sportsoskin.com

Perchè il ciclismo

Perchè il ciclismo?

Il tutto nasce dalla grande passione di tutta la mia famiglia per il ciclismo, e lo sport in generale. Nonno Ferruccio DAL BELLO fu un ciclista indipendente prima della seconda guerra mondiale corse qualche gara con Bartali e Coppi, sua figlia Graziella DAL BELLO fu la prima ciclista donna della provincia di Varese. Nel 1966 partecipo alla prima squadra femminile della Federazione Italiana di Ciclismo ai Mondiali su strada di Nurburgring in Germania e dei mondiali su pista a Francoforte.

graziella dal belloGraziella DAL BELLO campionessa di ciclismo femminile fu ispiratrice di un famoso costruttore di biciclette che chiamò la prima bicicletta pieghevole dei fine anni ‘60 “Graziella” per i suoi grandi tifosi che gridavano il suo nome nelle prime gare e corse ciclistiche femminili. Nipote di Ferruccio e figlio di Graziella ed io Davide SETTIMO non potevo che appassionarmi, anch’io, del fantastico mondo del ciclismo.  Negli anni ’80 dopo 7 anni di agonismo e dopo grandi cadute, scivolate su asfalto e terricci vari, ho deciso di ritirarmi per la grande sfortuna.

IL PRIMO CHE DICE CHE LO SPORT FA BENE ALLA SALUTE  🙂

Per colpa mia e della mia grande passione per il ciclismo anche i miei due figli hanno iniziato a 8 anni  Simone e 10 anni Martina a correre in bicicletta.

Per grande paura che cadessero e si scorticassero tutti come il papà “sfigato”, (e per grande paura della moglie Sabrina che lo scorticasse vivo se i due pupi si fossero fatti un graffio) 😉 guardando Valentino ROSSI piegare in curva e toccare i gomiti e ginocchia sull’asfalto in curva, ho pensato:

Perchè i ciclisti non possono proteggersi dalle scivolate ed abrasioni???

Da qui studiando le saponette dei motociclisti ho ideato un nuovo tipo di saponetta per salvaguardare tutti quegli atleti e sportivi che corrono e hanno il grande terrore della moglie come me e di scivolare sull’asfalto.

SportSOSkin è un prodotto innovativo, evita le abrasioni da cadute. Non mi sento neanche di utilizzare lo slogan “provare per credere” perchè non mi va di augurare a nessuno di cadere sull’asfalto.

Il prodotto è stato testato direttamente da me e dai miei due figli per oltre 4 anni da molti team ciclistici sia professionisti che dilettanti e squadre giovanili: Team professionistico BARDIANI, dilettanti under 23 PALAZZAGO FENICE, dilettanti under 23 TEAM TREVIGIANI, Squadre giovanili Gruppo Sportivo PREALPINO.

La provincia 19-03-2013 Davide SETTIMO sportSOSkin

Attenzione il danno da scivolamento è strettamente correlato alla velocità e tipo di impatto a terra e se durante la scivolata sull’asfalto e terriccio ci siano ostacoli oppure ci sia rotolamento.

Il prodotto non evita ematomi o altri traumi causati da impatto ed urto violento.

PROTEGGIAMO I CICLISTI DALLE ABRASIONI